Mamma, papà, andiamocene via.
Andiamo via di qui.
Sarà come uno di quei lunghi viaggi in macchina che facevamo quando ero bambina.
Sulla 127 celeste. Ed io ero sdraiata sul sedile posteriore e mi divertivo ad alzare solo una gamba immaginando i passeggeri delle macchine dietro la nostra guardare la gamba sola spuntare dal nulla.
E voi eravate ancora abbastanza giovani e sani.
Papà aveva le mani grandi e forti e le spalle dritte. E la mamma era così bella con quel sorriso bianchissimo.
Venite, andiamo via di qui.
Non va più bene per noi questo posto.
Non abbiamo più niente da fare qui.
Andiamo dalla nonna e dallo zio.
Giocheremo tutti a scala quaranta e lo zio ci preparerà il risotto, buono come lo faceva lui.
E rideremo di nuovo tutti assieme.
Senza preoccupazioni, senza dolore.
Solo tutto quell'amore che avevamo.
Venite con me.
Prendete le mie mani, io non ho paura.
Purchè si sia insieme, io non ho paura.
Mamma, papà, andiamocene via.
Delicata e toccante. Bellissime parole. =)
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